No prugne
Oggi era previsto un lungo da 21km, con partenza non oltre le 15.30. Colazione alle 7.00 con latte intero e Fibre1, merendina in ufficio a base di albicocca, accompagnata da caffè; poi me ne torno a casa per le 14.30. Capatina in bagno, tutina e calze già sul calorifero, scarpe pulite e asciutte, mp3 carico. Apro il frigo e vedo una bella scatola già iniziata di prugne secche biologiche. Ho proprio fame e, come un vero ebete, ne mangio 6 in 5 secondi, praticamente molto sotto la mia soglia anaerobica ;-) C'è il sole e la temperatura è sui 7°C, ma un vento freddo te la fa sembrare molto più bassa. Comunque è a favore e mi permette di stare facilmente sotto i 4'15"/km, che dovrebbe essere il mio RitmoGara(RG). Le gambe oggi non sembrano al 100%, ma sento che possono affrontare questa distanza. Fino al 5°km tutto bene, ma poi la pancia si fa sentire con una prima fitta. Mi accorgo subito che si sta delineando una situazione critica, ma cerco di tranquillizzarmi e tengo il ritmo. Dopo 3km, altra fitta e stimolo defecatorio. Arrivo al 10°km e giro, trovandomi il vento freddo contro. Io odio il vento freddo, mi deprime soprattutto mentalmente. Sento freddo alla pancia e questa "borbotta" sempre più. Spero di non essermela già fatta addosso. Il ritmo è sceso a 4'22"/km e la mia posizione di corsa non è più corretta. Qualsiasi tensione degli addominali genera uno stimolo pericolosissimo. Sudo freddo. Esco dal paesino e mi guardo attorno. Dannato inverno che spogia alberi e cespugli. Ci sono pure delle ragazze che passeggiano e non ho niente per pulirmi. Faccio l'ultima salita e li gli addominali mi fan capire che devo fermarmi, prima di perdere completamente il controllo. Sono a 16km precisi. Fermo il cronometro e cammino spedito. Adesso è più facile gestire la situazione. Faccio 1km in 9' e poi riprendo la corsa per scaldarmi un po'. Giungo finalmente a casa e filo in bagno. Il resto è meglio ometterlo.
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