venerdì, dicembre 12, 2008

Correre con il Forerunner 405

Malgrado le avverse condizioni meteo, la curiosità ha inesorabilmente prevalso... Scarpe nuove e nuovo gadget da testare, per un progressivo di 11km. Appena avuta visibilità a cielo aperto, il 405 si è sincronizzato in meno di un minuto, permettendomi di partire subito, senza patire troppo freddo. Dopo soli 80mt ha però perso il segnale, costringendomi ad una sosta di controllo, ma con la sola luce di un lampione, la ghiera risultava ancora più complessa da "manovrare". Riavuta la triangolazione satellitare, ho ripreso la corsa notando una rilevazione difficoltosa per tutto il primo km, che poi sembra essere migliorata nei successivi. Serve un' altra prova per capire se si è trattato solo di un setup iniziale (una-tantum). La lettura del 2° e 3° campo sul quadrante non è agevole, ma migliora molto attivando la retro-illuminazione. Non serve disattivare la ghiera, visto che non c' è il rischio di azionarla col polsino o con l' eventuale contatto del guanto. Le posizioni laterali dei tasti start/stop e lap/reset sono più scomode rispetto a quelle frontali del Forerunner 305, ma utilizzando l' auto-lap, questo aspetto diviene trascurabile. I tempi al km rilevati sono stati 5'20" - 4'22" - 4'22" - 4'31" - 4'31" - 4'19" - 4'10" - 4'08" - 4'15" - 4'17" - 4'05". Mi è parso di notare che, nel caso di perdita del segnale GPS, il 405 non interpoli i punti persi, alla ri-sincronizzazione, ma li salti completamente. Anche per questo è necessario un ulteriore test, possibilmente con entrambi i modelli (305 e 405) al polso.

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