lunedì, aprile 23, 2007

Cronaca di un infortunio

Alla partenza eravamo scaglionati per pettorale e stranamente il pacer delle 3h era nel settore davanti al mio. Il sole era già alto e nenache una nuvoletta, tanto che ci guardavamo tutti facendo la stessa smorfia. Ho cercato subito di raggiungere il mio palloncino, ma senza andarci troppo sotto, perchè nel gruppo mancava l'aria. Mi spostavo per prendere tutta l'ombra possibile, anche se il percorso extracittadino, da Vedelago a Padova, è poco ombreggiato, fatto salvo nei piccoli paesini che si attrversano. Ad un certo punto sento una buca, ma non ci faccio caso. Ecco i tempi al km: 4'25" - 4'14" - 4'16" - 4'16" - 4'15" - 4'06" - 4'11" - 4'15" - 4'13" - 4'14" - 4'09" - 4'14" - 4'14" - 4'13" - 4'13" - 4'16" - 4'16" - 4'14" - 4'14" - 4'18" - 4'18"
Passo la mezza in 1h30' e qualche secondo, ma subito mi accorgo di un fastidio alla caviglia sinistra. Fastidio che si fa sempre più sentire, anche se provo a non ascoltarlo, cambiando l'appoggio del piede per vedere se passa. 4'17" - 4'21" - 4'22" - 4'29" - 4'21" - 4'27" - 4'24" - 4'27" e poi decido di fermarmi per controllare meglio il problema. Mi fa male proprio davanti alla caviglia e c'è anche un segno rosso, come se mi avesse punto qualcosa. Mi massaggio e capisco che non posso proseguire. Mi avvicino ad un pulmino "scopa" per disabili, ma mi dicono che non mi possono garantire un posto; allora provo a proseguire fino al successivo spugnaggio e così faccio anche un po' stupidamente. Mi siedo sulla panchina e aspetto il passaggio della navetta per ritirati, ma son tutte piene. Io e una ragazza col pettorale più basso del mio, ci lamentiamo e poi decidiamo di finirla al passo. Ci supera il pacer delle 3h15' e poi quello delle 3h30'. Mannaggia, caviglia a parte mi sento bene, posso finirla! Riprendo a 5'/km, cercando di non farmi troppo male e arrivo fino in fondo, lasciandomi dietro il palloncino delle 3h45'. Stamattina vedo il medico, in base a ciò che mi dice, capirò se sono un maratoneta o solo un idiota.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

CAZZAROLA CHE SFIGA....!
PERO' TI FACCIO I COMPLIMENTI LO STESSO PERCHE' SEI ARRIVATO IN FONDO.....
PENSA ALLA PROSSIMA!
JESOLO GIUGNO IN SERATA....
PARMA SETTEMBRE.....
MILANO.....
VENEZIA....

CIAO

XAVIER

Anonimo ha detto...

Sei solo un maratoneta sfortunato... ti rifarai alla prossima che sarà Praga o Stoccolma...sono certo che è stata la puntura di qualche insetto... altrimenti non avresti finito...quindi una settimana di riposo e poi via con le nuove tabelle...forza!!! Alpo

Anonimo ha detto...

Non ci dici quali siano le tue condizioni questa mattina, e mi dispiace che non ti sia andata come volevi.
Non abbatterti.
Pier

Simone ha detto...

Credo anche io che tu abbia fatto bene,
anche se ti sei fermato per troppaa premura. Era la tua prima maratona, inutile distruggersi (o rischiare di farlo). Poi se hai visto che potevi finire senza danni, ok.
Secondo me sarà comunque una esperienza utile, in generale!!!! le prossime saranno meno sfortunate

Anonimo ha detto...

La fortuna di noi amatori e che per noi non esiste una gara della vita ma tante a cui teniamo molto. Avrai mille occasioni per rifarti....
in bocca al lupo.

Lanfree Chess ha detto...

La vita è piena di contraddizioni! La convinzione che ci accompagna fa a pugni con l'imprevisto, quasi sempre! La mia di Padova nel 2006 è stata corsa in 4ore41! Il pacer delle 4h30' quando vicini alla stazione mi incitò a seguirlo ormai ero sfinito, morto, con le gambe giacomine, dove ad ogni appoggio mi sembrava di ricevere una scossa elettrica, un dolore lancinante. Quei due kilometri di calvario verso la Piazza dell'arrivo sono stati eterni e mi dicevo la seconda e ultima maratona. All'arrivo il pacer mi strizza l'occhio, ricorderò sempre il suio sguardo. Aveva capito quanto ho sofferto in quel caldo infernale, la sua pacca sulle spalle, sincera, viva mi ha accompagnato verso nuove battaglie. Non importa ma sono sicuro che ognuno di noi la maratona la vive nel suo piccolo gesto qualunque esso sia. Terminare una maratona è come chiudere un capitolo e aprirne uno nuovo. Quest'anno ho corso a Treviso e mi son ritirato. Ho un conto in sospeso e l'hanno prossimo mi prenderò la mia rivincita. Lo spirito che ci accompagna ci deve rendere valorosi e guerrieri sempre anche contro le sfighe, gli infortuni, le malevoglie etc!